domenica 18 settembre 2011

In questi giorni mi è tornata l'insonnia e così ho terminato un altro libro, questo



Di  Lisa Moore   L'inverno che Helen O'Mara smise di sognare, la storia di una donna coraggiosa che si è ritrovata improvvisamente sola, incinta e con altri tre  figli da crescere. Mi piace il modo con cui è scritto e
 anche la vicenda mi è parsa realistica e coinvolgente.


-Un  romanzo bellissimo, insolito, insieme filosofico e umano. La prosa di Lisa Moore è precisa, mai faticosa e sempre -questo è il punto cruciale- convincente ed avvincente.
The Irish Times

Dalla seconda di copertina:

La notte di San Valentino del 1982, una «tempesta perfetta» provoca l'affondamento di una piattaforma petrolifera al largo di Terranova. A bordo ci sono 84 membri dell'equipaggio, reclutati nelle cittadine della costa, giovani, poveri e inconsapevoli o incuranti del rischio. La storia narrata da Lisa Moore è quella di chi rimane. Helen O'Mara è una delle vedove, ha tre figli piccolissimi e ne aspetta un quarto. Helen è costretta a continuare a vivere, per essere insieme madre e padre, ma una parte di lei, quella innamorata di Cal, il marito morto, resterà congelata nella lunga notte d'inverno che ha cambiato la sua vita. Il lutto assume via via le forme del dolore, della ribellione, del rimpianto, del ricordo, del sogno, ma sembra non finire mai. Ogni pausa dall'impegno di cura, ogni sguardo che Helen alza verso la finestra dal lavoro di cucito che ha scelto per tirare avanti, le riporta alla mente un episodio della vita con Cal; ogni notte è affollata di sogni che si confondono con gli ingannevoli richiami del dormiveglia. Solo più di vent'anni dopo, quando John, l'unico figlio maschio, che non a caso ha scelto di lavorare come esperto per sistemi di sicurezza per le piattaforme petrolifere, telefona per annunciarle che diventerà padre, Helen si sveglia dal lungo, ostinato, torpore del desidero. Il disgelo assumerà la forma concreta di Barry, un attraente quanto riservato artigiano che la saggia e attenta sorella Luise le ha mandato per sistemare la casa.
Lisa Moore affida il resoconto del percorso difficile, accidentato, verso il risveglio, a una serie di brevi, accurati quadretti familiari, scene della vita reale di tutti quegli anni di vita interiore sospesa. Gli andirivieni dei temporali, sprazzi di ricordi felici alternati a memorie tragiche, rendono la narrazione avvincente, provocano emozioni contrastanti, lacrime, sorriso, riso. Il paesaggio nordico, freddo ma limpido, ostile ma pieno di fascino, è lo sfondo capace di mutare all'improvviso quanto i sentimenti della protagonista e del lettore. E Lisa Moore è maestra nel renderne la particolarità: una tragedia dimenticata, lontana nel tempo e nello spazio, diventa viva, attuale. È proprio perché nessuno dimentichi che l'autrice la rievoca, in un racconto che ha i toni del realismo e l'attrattiva dell'immaginazione.
  







17 commenti:

  1. Una storia che per molti versi è lo specchio della nostra realtà.... Buona giornata Carmen! ciao

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  2. Vedo che non sono l'unica ad avere problemi con il sonno... libro interessante!!
    Buona domenica

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  3. storia verosimile alla vita quotidiana,ecco perchè piace.
    Poi se è scritto bene,ancora meglio!

    Bacioni

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  4. grazie della segnalazione interessantissima come sempre.... bello il nuovo vestito del tuo blog...io adoro i blog a sfondo bianco
    ciao e buona domenica piovosa
    Grazia

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  5. Grazie prendo nota del consiglio per la lettura. La realizzazione della scatola non è difficile, basta avere il materiale e un pò di pazienza, credo che tu possa tranquillamente farla, senza problemi. Ciao a presto!
    http://myshabbydreams-antonella.blogspot.com/

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  6. Sembrerebbe proprio un libro interessante...me lo segno!
    Un abbraccio

    Emanuela

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  7. Grazie Carme della tua recensione molto dettagliata...

    Buon inizio settimana! che domani sia un giorno fantastico ricco di sole e di novità inaspettate, ricolmo di gioia e di grandi cose… ma se niente di tutto questo sarà, che sia colmo di affetto delle persone più care…

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  8. L'insonnia è una brutta compagnia...ogni tanto capita anche a me. Se si può recuperare durante il giorno...anche...anche. ma è comunque brutta!
    certo che colmare questo "non-tempo" con una buona lettura è un'ottima terapia.
    Me lo sono annotato questo libro perché penso piacerà pure a me.

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  9. Amica mia carissima,
    perdonami il vergognoso ritardo, ma dal pre/weekend in poi per me il pc è quasi una chimera...
    ...ma eccomi!

    Sai, si evince tantissimo che fai parte di un gruppo di lettura...
    ...spieghi ogni cosa con perizia di termini non comune...

    Un abbraccione!

    Maddy

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  10. Leggere è sempre una benedizione specie se gli occhi captano un buon libro. Ciao! Buon inizio di settimana

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  11. Penso che mi piacerà.L prima parte mi ricorda molto quel bellissimo romanzo di Pierre Loti - Pécheur d'Islande che ho letto almeno tre volte. Ma l'evoluzione del romanzo segue un'altra direzione.
    Grazie per averlo segnalato.

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  12. ciao Bilibi anch'io non riesco a dormire in questi giorni, mah sara' il tempo o cambiamento di stagione, grazie per la recensione del libro e grazie per polla:) bacioni buona giornata rosa a presto

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  13. Grazie del consiglio! ne terrò conto sicuramente e ti auguro con tutto il cuore un buon sonno! Un abbraccio!

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  14. Brutta bestia l'insonnia ! Cara Carmen cerca di riposarti ! Il libro deve essere molto bello e coinvolgente . Tanti baciotti,Liza.

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  15. Ciao cara passa nel mio blog c'è una sorpresina.....
    Cristina

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  16. Una bella storia.A volte l'insonnia ha hanche un qualche lato positivo,se,come fai tu,il tempo lo si impiega bene.

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Un grazie di cuore a tutti coloro che mi leggeranno e lasceranno un commento.